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85 milioni di metri cubi di acqua di superficie distribuita dalla Bonifica Renana a scopi irrigui: questo il dato saliente per un 2017 caratterizzato da scarsità di pioggia e temperature sopra le medie.
Infatti, nell’ultimo decennio si sono avute le 2 fra le annate più piovose (2010 e 2014) e le 3 più siccitose (2007, 2012 e 2017) degli ultimi 100 anni: i cambiamenti climatici sono quindi da considerare un elemento strutturale con cui ci dobbiamo confrontare.
Il 2017 è stato, oltre che eccezionalmente siccitoso, anche uno degli anni più caldi (con un incremento medio di 3 gradi nel trimestre estivo) ma, nonostante le condizioni climatiche difficili, la Bonifica Renana è riuscita, con un impegno straordinario, a fornire acqua di superficie a tutte le colture che ne hanno avuto bisogno.
Inoltre, grazie alle recenti innovazioni tecnologiche e alla puntuale conoscenza delle esigenze irrigue, a parità di condizioni critiche, rispetto al 2012 si è conseguito un risparmio idrico complessivo pari a 5 milioni di metri cubi d'acqua. Si è risparmiata soprattutto acqua proveniente da Po, attraverso il Canale Emiliano Romagnolo e, quindi, ad elevato costo energetico.
Ciò è stato possibile sia attraverso la razionalizzazione delle tecniche irrigue, sia mediante il telecontrollo e il potenziamento delle reti in pressione a controllo digitale; fondamentale la conoscenza preventiva delle esigenze irrigue dell'agricoltura - entro febbraio - tramite il programma ACQUA VIRTUOSA, ed il migliore utilizzo degli invasi di accumulo già disponibili.
Oggi funzione primaria della Bonifica Renana è identificare e risolvere le criticità, proponendo soluzioni tecniche e sostenibili che rispondano a situazioni climatiche difficili, sempre più frequenti.